E’ ancora acceso il dibattito sul Superbonus. Il quadro si chiarirà con la presentazione della Legge di Bilancio 2024 Si spera in una proroga della scadenza del 31 dicembre 2023. Se la scadenza non sarà prorogata, sono a rischio migliaia di cantieri che hanno già iniziato i lavori nei condomini Dal 1° gennaio, infatti, il bonus scende al 70% e su lavori da decine di migliaia di euro questo significa un esborso intollerabile per famiglie a cui era stato promesso che i lavori sarebbero stati gratuiti.
La situazione oggi
1) Villette e case unifamiliari: hanno diritto al SuperBonus 110% se al 30 settembre 2022 avevano effettuato almeno il 30% dei lavori. Le opere, con la modifica introdotta dal decreto omnibus, vanno però ultimate entro il 31 dicembre 2023;
2) Villette e case unifamiliari: se al 30 settembre 2022 non avevano ancora effettuato il 30% dei lavori, hanno diritto fino a dicembre 2023 al Superbonus 90% solo gli immobili prima casa posseduti da contribuenti con un reddito familiare inferiore a 15mila euro.
3) Condomini:
- hanno diritto al Superbonus al 110% se hanno inviato la Cilas (Comunicazione di inizio lavori) entro il 31 dicembre 2022 e la delibera assembleare è anteriore al 25 novembre 2022. Il 110% scade il 31 dicembre 2023. Nel 2024 si passa al 70% e nel 2025 al 65%. Non ha però alcun senso cominciare i lavori adesso, puntando alle aliquote del 2024, perché le stesse opere possono essere fatte con l’ecobonus ordinario con sconto fino al 75% e con meno vincoli. La Cilas scade dopo 4 anni.
- hanno diritto al Bonus 90% se la Cilas è stata inviata a partire a partire dal 1° gennaio 2023, ma senza diritto alla cessione del credito. Si ha diritto alla cessione del credito solo se per la Cilas è stata inviata entro il 16 febbraio 2023.
4) Case plurifamiliari fino a 4 unità residenziali con proprietà unitaria: seguono le regole dei condomini con l’unica eccezione che la Cilas deve essere stata inviata prima del 25 novembre 2022;
5) Edifici demoliti e ricostruiti: anche qui valgono le regole dei condomini, ma è necessario che la richiesta di autorizzazione edilizia sia stata presentata entro il 31 dicembre scorso;
6) Edifici Iacp e assimilati: hanno diritto del SuperBonus 110% fino alla fine di quest’anno, purché al 30 giugno scorso risultassero effettuati il 60% dei lavori;
7) Edifici residenziali in zone colpite dal sisma a partire dal 2009, hanno diritto al SuperBonus 110% fino al 31 dicembre 2025;
7- Edifici residenziali nelle aree colpite dalle ultime alluvioni hanno diritto al SuperBonus 110% fino al 31 dicembre 2025.
Le prossime scadenze
- entro il 30 novembre 2023 chi ha fatto i lavori nel 2022 e non è riuscito a cedere il credito può effettuare la cessione, in virtù della cosiddetta remissione in bonis. Bisogna però pagare 250 euro. In alternativa questi contribuenti, se non hanno già chiesto le detrazioni con la dichiarazione dei redditi relativa al 2022, possono optare per la detrazione decennale a partire dalla dichiarazione dei redditi da presentare nel 2024;
- per quanto riguarda gli altri bonus:
- il bonus ristrutturazione, il sismabonus ordinario e l’ecobonus ordinario sono prorogati con le aliquote attuali fino al 31 dicembre 2024,
- il bonus barriere architettoniche scade il 31 dicembre 2025,
- il bonus mobili, arredi e grandi elettrodomestici fino al 31 dicembre 2024. La detrazione di questi bonus l’anno prossimo scenderà dagli attuali 8000 a 5000 euro.