In attesa delle mosse della Banca Centrale Europea, guardiamo quale sono le attese del mercato Usa e quali saranno le conseguenze su inflazione e crescita economica in caso di escalation del conflitto israelo-palestinese.
Secondo Livio Spadaro, portfolio manager Frame Asset Management, società indipendente specializzata nelle gestioni a ritorno assoluto e nella consulenza finanziaria, i mercati ritiene che la Bce non alzerà nuovamente i tassi nella sua riunione di oggi 26 ottobre, che si svolge ad Atene.
Con tutta probabilità la Bce aspetterà la prossima riunione di novembre, per capire quanto la stretta monetaria stia incidendo sull’economia. Gli effetti dei rialzi dei tassi, infatti, sembrano più rapidi di quanto si era immaginato. In situazioni normali, la politica monetaria incide sui prezzi in un paio d’anni, oggi, a 15 mesi dall’inizio della manovra qualcosa sembra già muoversi.
Come reagisce il mercato americano
Negli USA ( l’economia che anticipa le altre) si attendono:
- una crescita degli utili del 25% fino al 2025,
- una discesa dei prezzi del petrolio del 20% entro due anni,
- un (quasi) raggiungimento dell’obiettivo d’ inflazione
- altri tre tagli dei tassi da parte della Federal Reserve nel secondo semestre del 2024.
Gli analisti hanno rivisto le stime sugli utili aziendali del 12% nel 2024, rispetto alle stime di crescita attese per il 2023. Per il petrolio si ipotizza un calo del 20%
In sintesi ci si aspetta: bassa inflazione e crescita moderata. Questi sono i motivi che fanno supporre un leggero taglio dei tassi nella seconda parte del 2024.
Occorre, tuttavia precisare che lo scenario ipotizzato oggi si regge su un equilibrio alquanto precario. Basta che cambi una sola variabile per far sì che lo scenario possa cambiare.
Secondo David Lebovitz, Global Market Strategist di JpMorgan, se i rendimenti obbligazionari dovessero continuare a lievitare è probabile che la Fed (Federal Reserve prenda provvedimenti.
Oggi il rapporto tra mercato obbligazionario e azionario è anomalo . Nella normalità, infatti, per compensare il loro maggior rischio, le azioni offrono un rendimento superiore a quello delle obbligazioni. Oggi la situazione è inversa. Negli States, oggi, il rendimento del Treasury a 10 anni è superiore al Dividend Yield dello S&P500 rendendosi più attraente rispetto alle azioni .
Dunque è ancora difficile delineare un quadro preciso per il prossimo futuro.
Il conflitto israelo-palestinese quanto impatterà su economie e inflazione ?
Finora, la guerra israelo-palestinese non ha generato particolari scossoni sui mercati, tranne un lieve balzo delle quotazioni del petrolio, ma, nel caso di un conflitto più esteso, con l’ingresso in guerra di altri Paesi, è possibile che venga messa a repentaglio la produzione di petrolio in Iran, che potrebbe essere colpita da nuove sanzioni occidentali. Anche il Qatar ha minacciato di sospendere completamente l’export di gas naturale (un avvertimento all’Europa).
In caso di aumenti dei prezzi energetici si modificherebbero le attuali prospettive di inflazione e crescita economica.