Dopo un inizio di agosto nero, la fiducia sembra tornare sui mercati azionari. La settimana del 19 agosto, si apre con una prova al rialzo da parte delle Borse europee, sulla scia del rally di Wall Street . Dopo gli ultimi dati macro statunitensi sembrano evaporare le preoccupazioni per una recessione negli Usa e gli investitori confidano in un prossimo taglio dei tassi di interesse da parte del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell.
Domani 21 agosto sono attese le minute dell’ultimo meeting della Fed. Secondo un’esigua maggioranza degli economisti intervistati in un sondaggio Reuters, la Fed potrebbe tagliare i tassi di interesse tre volte di un quarto di punto di qui a fine anno.
Si prevede che altrettanto faccia Francoforte a settembre in vista la persistente debolezza dell’economia, come ha sottolineato ieri agosto il banchiere centrale, Olli Rehn.
I numeri che stanno sostenendo le Borse
Come spiega Saverio Berlinzani, Senior Analyst di ActivTrades i numeri che stanno sostenendo gli indici azionari, alimentando il ritorno della fiducia sono:
- un’inflazione più debole,
- vendite al dettaglio robuste e
- minori richieste di sussidi di disoccupazione,
I dati Usa che riportano la fiducia sui mercati azionari
“Tra i dati usciti venerdì scorso, – prosegue Berlinzani, -segnaliamo i permessi di costruzione, che, sempre negli Usa, sono scesi del 4% a un tasso annuale di 1,396 milioni a luglio 2024, il più basso in quattro anni e al di sotto delle stime di mercato di 1,43 milioni.
Il sentiment dei consumatori dell’Università del Michigan, pubblicato sempre venerdì, nel tardo pomeriggio, è salito a 67,8 ad agosto 2024, rispetto a 66,4 a luglio e al di sopra delle previsioni di 66,9. Si tratta del primo aumento in cinque mesi”.
Nel complesso, le aspettative si sono rafforzate, sia per le finanze personali, sia per le prospettive economiche a cinque anni. L’indice delle aspettative è migliorato (72,1, il più alto in quattro mesi contro 68,8) mentre l’indicatore delle condizioni economiche attuali è sceso leggermente (60,9 contro 62,7). Nel complesso dati che evidenziano una tenuta del mercato e che in effetti, rappresentavano il timor maggiore, nel caso fossero usciti negativi, tra gli analisti.
Oro: nuovi massimi storici
Venerdì l’oro è salito sopra i 2.490 $ l’oncia, il massimo storico, trascinato da una importante domanda di beni rifugio, in attesa delle prossime decisioni della Fed. A contribuire all’aumento della domanda, i timori delle ritorsioni di Teheran, che secondo l’intelligence Usa, potrebbero avvenire nei prossimi giorni.
“Inoltre,- prosegue Berlinzani, – le preoccupazioni per l’escalation della guerra Russia Ucraina, hanno ulteriormente contribuito a sostenere il prezzo della materia prima. Il mercato, sul fronte tassi Usa, sconta sempre una serie di riduzioni fino a 100 punti base da qui a fine anno, sebbene il forte comunicato sulle vendite al dettaglio abbia spinto gli analisti a ridurre le probabilità di un taglio così importante, spostandosi su più probabili 50 punti base”.
Uk ripresa in vista? Qualcosa si muove
“Sul fronte Regno Unito – conclude Berlinzani, – le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,5% mese su mese a luglio 2024, dopo un calo rivisto al ribasso dello 0,9% a giugno e in linea con le aspettative del mercato. Le vendite nei negozi non alimentari sono aumentate dell’1,4%, mentre il commercio al dettaglio è aumentato dello 0,7%, principalmente a causa di una ripresa da parte di rivenditori come mercati, distributori automatici e vendite porta a porta. Al contrario, il commercio nei negozi alimentari è rimasto invariato, mentre le vendite di carburante per auto sono diminuite dell’1,9% dopo un precedente aumento del 2,2%. Considerando i tre mesi fino a luglio, il commercio al dettaglio è aumentato dell’1,1%. Su base annua, le vendite al dettaglio sono aumentate dell’1,4%, riprendendosi da un calo rivisto dello 0,3% nel periodo precedente e corrispondendo alle stime di mercato”.