Donald Trump condiziona l’andamento delle principali valute: Dollaro, Yen e Sterlina. Su quali investire e come?L’incertezza della politica del neo eletto presidente americano Trump ha un certo effetto diretto su Dollaro e Yen e indiretto sulla Sterlina inglese. Vediamo come e dove investire.
Dollaro Usa
Le dichiarazioni di Trump su una possibile politica espansiva e protezionistica hanno rafforzato il dollaro contro tutte le principali valute. In particolare, il Dollar Index, ovvero un paniere che rappresenta l’andamento del biglietto verde contro sei principali valute, è risalito sopra area 100, toccando livelli che non si vedevano addirittura dal 2003.
Il rafforzamento del dollaro contro l’euro è stato notevole e le quotazioni sono scese sotto 1.06, facendo tornare a parlare di possibile parità tra le due valute. Questo livello sarà raggiungibile, solo a una condizione: che a inizio dicembre Mario Draghi, presidente della Banca Centrale Europea, annunci un aumento del proprio piano di quantitative easing (ovvero di acquisto di titoli di Stato e obbligazioni Corporate da parte della BCE) ben oltre la scadenza prevista di marzo 2017. Mossa che coinciderebbe con l’aumento dei tassi Usa da parte della Federal Reserve attesa appunto per dicembre.Nel brevissimo periodo, invece, ci aspettiamo un ritorno del rapporto Euro/Dollaro in area 1.085, vista la fortissima accelerazione ribassista ininterrotta partita da 1.105.
Yen
Lo yen mantiene il suo status di bene rifugio e questo lo si è dimostrato nuovamente con quello che è successo subito dopo l’ elezione di Trump: nella stessa giornata il rapporto dollaro Usa/Yen è crollato da 105 a 101 per poi ripartire fortemente al rialzo fino ad area 110. Il deprezzamento dello yen è stato pertanto più marcato rispetto al rialzo degli indici USA.Nonostante questo però non ci aspettiamo una perdita di valore dello yen nelle prossime settimane, ma ci attendiamo una stabilizzazione delle quotazioni proprio attorno ad area 110, in quanto dovrebbe iniziare una fase di distribuzione dei prezzi. In un secondo periodo, dopo una pausa momentanea, dovrebbero tornare gli acquisti sul dollaro USA e successivamente una possibile estensione della politica accomodante da parte della Bank of Japan dovrebbe ridare nuova debolezza allo yen.
Sterlina inglese
La sterlina è stata a livello globale la valuta più forte insieme al dollaro USA. Il fatto che la Corte Suprema abbia decretato che la Brexit dovrà essere votata in Parlamento e l’incertezza su come procedere nei prossimi mesi ha portato a un recupero delle quotazioni e a rendimenti obbligazionari più alti rispetto alla vigilia del referendum del 23 giugno.
In particolare, nelle ultime sedute della settimana scorsa, è stato molto forte il recupero della sterlina contro l’euro: la quotazione euro/sterlina è sceso velocemente da 0.91 a 0.855. Nonostante ciò la sterlina può trovare nuova forza. Nel breve periodo è lecito attendersi un recupero delle quotazioni in area 0.885.
La quotazione sterlina/dollaro Usa, dopo aver testato recentemente area 1.2650, potrebbe trovare una nuova debolezza e la prosecuzione del trend ribassista di lungo periodo dovrebbe portare le quotazioni ad un nuovo test in area 1.20 (l’apertura della settimana è in area 1.2350).
Gli strumenti per investire sulle valute.
Si possono utilizzare gli Etf e Certificates che permettono di trattare indirettamente le valute, ma ci sono spesso difficoltà relativamente al capire il taglio delle transazioni e soprattutto il movimento del prezzo se paragonato alla valuta base di riferimento.
Gli strumenti più semplici, che prevedono anche l’uso della leva finanziaria (e quindi adatti a investitori esperti), sono i “contratti per differenza” (CFD), offerti da società di intermediazione finanziaria, i quali spesso offrono corsi online gratuiti per apprendere il corretto utilizzo di questi strumenti finanziari.
*Swissquote
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