Euro e dollaro in fase calante, petrolio e renmimbi in risalita. Dove investire?
L’ Euro che la settimana scorsa si era rafforzato sul Dollaro tornando a quotare 1.08 non aveva fatto i conti con Mario Draghi, il presidente della Bce, che nella riunione mensile di dicembre, ha mostrato una politica monetaria nuovamente accomodante, contribuendo a indebolire la valuta unica nella giornata di giovedì 8 dicembre quando si è tenuta la riunione della Bce che ha annunciato l’estensione del Quantitative Easing fino a tutto il 2017, ma a un ritmo inferiore (60 miliardi di acquisti al mese rispetto agli attuali 80 miliardi di euro che continueranno fino a marzo). La settimana è iniziata con un leggero rialzo dell’Euro sul dollaro. Adesso si attendono le decisione della Federal Reserve che si attende aumenti i tassi.
Dollaro e Petrolio
Sale il prezzo del petrolio, in seguito al primo accordo in otto anni sui tagli alla produzione di petrolio da parte dei Paesi Opec. E’ stata tagliata la produzione di 1.8 milioni di barili al giorno. Verranno prodotti pertanto 32.5 milioni di barili su base quotidiana.Inoltre, il livello delle scorte di petrolio rimane tendenzialmente basso rispetto al recente passato. Tutte queste informazioni ci possono fare pensare che il prezzo del petrolio possa continuare a correre nelle prossime settimane e, vista la forte correlazione con l’azionario quest’anno, presumibilmente saliranno anche i principali listini globali.
Dal punto di vista valutario, i mercati stanno prezzando il 100 percento di probabilità di un inasprimento monetario con il rischio di un ribasso del dollaro Usa.
Renmimbi
Dall’altra parte del globo, in Cina il Renmimbi è tornato ad essere acquistato sulla base della pubblicazione di dati mensili robusti che sembrano puntare a una stabilizzazione della seconda maggiore economia mondiale, la cinese: le vendite al dettaglio, a novembre, sono cresciute del 10,8% anno su anno, superando le attese che si fermavano al 10,2% e al 10% del mese precedente. Anche la produzione industriale è salita oltre le previsioni (+6,2% sull’anno) mentre gli investimenti nel reddito fisso sono rimasti stabili all’8,3% annuale, confermando il consolidamento iniziato quest’estate.
Pur tuttavia, questi dati incoraggianti vanno essere presi con cautela, poiché sappiamo che sono le aziende di Stato e le infrastrutture (+20% annuale il dato congiunto) le maggiori componenti della crescita mentre gli investimenti effettuati dai privati sono aumentati solo del 3,1%. Il trend, però, si sta muovendo nella giusta direzione poiché la prima voce (investimenti pubblici) è in calo mentre la seconda (investimenti privati) è in rialzo.
I dati cinesi confermano che gli sforzi congiunti della banca centrale e del governo stanno finalmente producendo dei risultati concreti per quanto riteniamo che sia prematuro celebrare ora i progressi economici cinesi dal momento che essi devono essere continuamente sostenuti dal Governo. Crediamo però che ci sia spazio per un ulteriore apprezzamento del Renmimbi, la cui svalutazione nel 2016 ha certamente contribuito a fornire una spinta propulsiva all’economia e aiuta il settore industriale a mantenere la posizione.
Come investire
Per chi volesse investire sul cambio Euro/dollaro, su oro e petrolio, può farlo con gli CFD (contratti per differenza) che però incorporano la leva e quindi sono adatti solo per investitori esperti. Gli altri strumenti più indicati per chi non ha dimestichezza con la leva sono gli ETF (per esempio il ticker FXE per l’euro/dollaro, GLD per l’oro e USO per il petrolio) oppure gli ETC.
con la collaborazione di Swissquote
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