Clima infuocato anche sui mercati finanziari. Numerosi gli eventi che condizioneranno i listini, oro e petrolio.
La settimana scorsa è stata dominata dalle mosse sui tassi delle banche centrali.
Federal Reserve come da attese, ha lasciato i tassi invariati, ma molto probabilmente saranno alzati nei meeting di settembre e dicembre. Il mercato stima solo due ulteriori rialzi nel 2019, contro i tre precedentemente stimati dai ‘dots’, ovvero la sintesi delle previsioni dei consiglieri della banca centrale Usa.
Inoltre, il tasso di disoccupazione è stato rivisto come da attese al 3,9% mentre le spinte inflazionistiche continuano a rimanere sotto controllo. Il titolo Apple ha rilasciato una trimstrale superiore alle attese e si è portato sui massimi storici.
La Banca d’Inghilterra, ha alzato i tassi dallo 0,50 allo 0,75%
La Banca del Giappone ha promesso di lasciare i tassi di interesse bassi per il momento, a conclusione del suo ultimo vertice di politica monetaria. Ha anche apportato dei piccoli aggiustamenti al suo programma di acquisti di asset per renderlo più flessibile, piuttosto che le mosse più drastiche che avevano previsto gli operatori dei mercati.Le modifiche alla politica monetaria rispecchiano le previsioni della BoJ in base alle quali ci vorrà più tempo affinché l’inflazione raggiunga l’obiettivo del 2%.
Cosa succederà
Dazi: Questa settimana, l’attenzione degli investitori sarà rivolta verso i possibili sviluppi sulla guerra commerciale in corso tra gli USA e Cina. I timori di una guerra commerciale stanno tenendo i mercati sulle spine da mesi oramai, infatti si teme che l’escalation delle tensioni possa avere delle ripercussioni sulla crescita economica globale.
Dati economici :i riflettori saranno accesi anche su Wall Street, dove 40 aziende dell’indice S&P 500 rilasceranno gli utili, mentre la stagione comincia a volgere al termine. I mercati finanziari attendono i prezzi al consumo negli USA, che potrebbero fornire indicazioni sul futuro andamento della politica monetaria e sui futuri aumenti dei tassi da parte della Fed prima della fine dell’anno.
Attesi anche i dati commerciali mensili cinesi, per cercare di capire se la disputa in corsa abbia avuto degli effetti sulle esportazioni e le importazioni di luglio.
In Europa sono attesi i dati preliminari sulla crescita britannica, alla ricerca di indicazioni sugli effetti della Brexit sull’economia.
In sintesi i cinque eventi che potrebbero influenzare i mercati:
- Guerra commerciale USA-Cina
- Pubblicazione utili . Circa 40 delle aziende che fanno parte dell’indice S&P 500 rilasceranno gli utili in questa ultima ondata della stagione.
- Dati sull’inflazione Usa. Il Dipartimento per il Commercio statunitense rilascerà i dati sui prezzi al consumo di luglio venerdì alle 8:30AM ET.Secondo gli operatori dei mercati i prezzi al consumo saliranno dello 0,2% su base mensile e del 3,0% su base annua. Si prevede un aumento del 2,3% dell’IPC core su base annua.
- Dati commerciali cinesi. La Cina rilascerà i dati commerciali nella mattinata di mercoledì. Si prevede che il report mostri un surplus commerciale del paese a 39,1 miliardi di dollari il mese scorso dai 41,6 miliardi del mese precedente.Per le esportazioni cinesi si prevede un aumento del 10,0% rispetto allo scorso anno, mentre per le importazioni è previsto un aumento del 17,0%.
- Regno Unito – Lettura preliminare del Pil. L’Ufficio Nazionale di Statistica britannico rilascerà la lettura preliminare sul prodotto interno lordo venerdì . Si prevede un aumento dello 0,4% nel trimestre aprile giugno, dopo la crescita dello 0,2% nel trimestre precedente.Su base annua, l’economia britannica dovrebbe registrare una crescita dell’1,3%, dopo l’aumento dell’1,2% al trimestre precedente.
Azionario italiano Future FtseMib
Il Future Ftse Mib ha chiuso a 21559 dopo che per due giorni le quotazioni hanno tentato di rompere al ribasso il supporto in area 21320. Tutto, quindi, sembra essere immutato. Tuttavia va sottolineata la forza delle quotazioni che continuano a non rompere i supporti chiave. Un’altra settimana è passata, ma nulla cambia. Non possiamo, quindi, che riproporre lo stesso commento di due settimane fa:
- Nel breve periodo (time-frame giornaliero) continua il trading range tra i livelli 21.320 e 21.870. Solo la rottura di uno di questi due livelli potrebbe dare direzionalità alle quotazioni. Tuttavia per una decisa e definitiva inversione di tendenza bisogna aspettare la rottura al rialzo di area 22.260.
- Nel medio periodo (time-frame settimanale), invece, il supporto in area 21.320 continua a resistere, ma cosa più grave per i rialzisti è la tenuta della resistenza in area 22.270. Rimane, quindi, sempre aperto lo scenario che prevede una discesa delle quotazioni fino in area 20.955. Al raggiungimento, poi, di questo obiettivo si vedrà cosa accadrà.
Dal punto di vista mensile, la chiusura è stata superiore ad area 21794 per cui la tendenza di lungo rimane rialzista.
Oro
La settimana appena conclusasi ha nuovamente confermato la tendenza ribassista con le quotazioni che si dirigono verso il II° obiettivo di prezzo in area $1122. L’unica possibilità che la discesa si calmi è la tenuta di uno dei supporti (ara $1201, $1171) situati tra i valori attuali e il II° obiettivo di prezzo.
Petrolio
Anche la settimana appena conclusasi ha visto le quotazioni cercare la rottura della resistenza in area $69.406, senza però riuscirci. Aumentano, quindi, le probabilità che le quotazioni possano scendere fino al supporto in area $64.391.
Lo scenario alternativo è quello che prevede la rottura della resistenza in area $69.406 con il successivo raggiungimento del III° obiettivo di prezzo in area $82.5.
*Analista e Ad di www.proiezionidiborsa.it
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Su oro e petrolio si possono usare gli Etc