Con l’emergenza Covid-19 per molti italiani la spesa online è diventata un’abitudine che continuerà. Servono, però più app. Anche per comprare nei negozi di quartiere. E’ pronta Aputea.
Tra le abitudine che l’emergenza Coronavirus ha cambiato radicalmente c’è il modo di fare la spesa. Secondo il monitoraggio settimanale a 360 gradi attivato dalla società Gfk un numero crescente di italiani ha iniziato a fare la spesa online durante il lockdown. Il 37% delle famiglie italiane che hanno fatto la spesa online nelle settimane di quarantena non aveva mai fatto acquisti sul web.
Un numero che avrebbe potuto essere anche più elevato guardando alla domanda dei consumatori.
Secondo le rilevazioni GfK, infatti, nel solo mese di marzo il 19% delle famiglie ha cercato di fare la spesa online senza riuscirci, causa di limiti strutturali delle piattaforme della distribuzione.
Le piattaforme dei grandi supermercati sono state prese d’assalto, trovandosi ad affrontare in pochi giorni una crescita esponenziale delle richieste e sono andate in tilt.
Inoltre, mancano le piattaforme per comprare nei negozi di quartiere. A questo ci ha pensato una giovane sturt-up di tre giovani che tra le quattro mura domestiche hanno pensato di strutturare un servizio semplice per avvicinare domanda e offerta senza rischio di contagio.
E’ nata così www.aputea.it. Un portale dove i piccoli commercianti, gratuitamente, possono esporre in vetrina i loro prodotti e i consumatori con un clic possono metterli nel carrello virtuale della spesa e trovarli davanti alla porta di casa. Il sistema di acquisto e consegna è come quello dei grandi supermercati.