Confermati i bonus fiscali per il 2020 con qualche novità e maggiori sconti per ristrutturazioni, risparmio energetico, interventi antisismici, ecobonus.
Anche per quest’anno sono state confermate agevolazioni Irpef per i lavori in casa riconosciute sotto forma di detrazioni dall’imponibile in dieci anni, con la sola eccezione del sisma bonus, che si detrae in cinque ( come evidenziato nella tabella).
Esempio: se i lavori di ristrutturazione costano 80 mila euro e si ha diritto a un bonus del 50%, l’importo di 40mila euro potrà essere dedotto in dieci anni con un importo di 4000 euro all’anno.
Importante: per ottenere l’agevolazione bisogna pagare le fatture con un bonifico bancario apposito, dove viene specificata la legge di riferimento e le fatture saldate.
Ristrutturazione
Per i lavori di ristrutturazione resta in vigore l’agevolazione del 50% su una spesa massima di 96 mila per unità immobiliare o per condominio, se l’intervento è sulle parti comuni. Nei condomini, quindi, beneficiano di agevolazione tutti i lavori di manutenzione straordinaria.
Per ottenere l’agevolazione nelle abitazioni è necessario che la pianta dell’alloggio venga modificata o che vengano cambiati gli impianti.
Ad esempio: cambiare solo i pavimenti di una casa non è un’opera agevolata (per quanto costosa, tecnicamente è un’opera di manutenzione ordinaria), ma se si cambiano i pavimenti nell’ambito di una serie di altre opere che prevedano ad esempio l’abbattimento di un tramezzo la spesa è detraibile.
Sono inoltre agevolati:
- gli interventi per la sicurezza,
- il cablaggio dell’immobile,
- l’abbattimento delle barriere architettoniche,
- il risparmio energetico che non rientrano nell’ecobonus,
- sostituzione degli infissi
- l’installazione di tende da sole
In condominio sono agevolabili tutte le spese che esulano dalla gestione di routine dello stabile.
Ecobonus
Resta confermata la detrazione fiscale del 65% sulle spese per la coibentazione termica degli edifici ( massimo 100mila euro) e per l’ installazione dei pannelli solari.
Per le nuove caldaie si ha diritto alla detrazione del 65% solo sulle caldaie a condensazione o quelle integrate con pompa di calore, negli altri casi si scende al 50%.
Importante: Per i lavori che beneficiano della detrazione del 65%, oltre al pagamento con l’ apposito bonifico, il contribuente deve anche inviare la documentazione relativa all’intervento via web ad Enea (www.acs.enea.it).
Mobili e arredi: confermato il bonus
Confermato il bonus arredi del 50% su una spesa massima di 10 mila per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici (forni e frigoriferi), purché l’acquisto sia correlato a lavori di ristrutturazione dell’appartamento.
Per ottenere questo bonus non occorre fare una particolare pratica: basta pagare il fornitore con bonifico,con carta di credito, con il Bancomat e tenere lo scontrino. Niente assegni e niente contanti.
Arriva il bonus verde
Detrazione del 36% su un tetto di 5.000 euro sulle spese di sistemazione a verde di balconi, terrazzi e giardini, sia per le unità private sia per il condominio. L’importo però è molto modesto. Al massimo infatti si risparmiano 180 euro all’anno.
La novità: il bonus facciata
E infine la novità: il bonus per il rifacimento della facciate consiste nella detrazione fiscale del 90% della spesa effettuata
- per la tinteggiatura delle zone opache (quindi le aree esterne escluse le superfici vetrate) e
- il ripristino delle facciate degli edifici residenziali. Non ci sono particolari procedure da seguire se l’intervento consiste in una semplice ritinteggiatura e se non comporta il rifacimento di oltre il 10% dell’intonacatura. Altrimenti il benestare è condizionato alla presenza di una relazione di un tecnico che dimostri un miglioramento del 20% delle prestazioni termiche
Cessione del credito
I privati hanno la possibilità di cedere al fornitore il credito fiscale per i lavori di efficientamento energetico e per il sisma bonus, fino al 31 dicembre 2020 per le singole unità immobiliari e fino al 31 dicembre 2021 per i lavori in condominio.. In cosa consiste?
- il proprietario può cedere al fornitore il suo credito fiscale, negoziando sull’importo. Ad esempio, se si fanno lavori per 100mila euro, il fornitore emette fattura per tale cifra e il condominio può cedergli il credito fiscale per un importo concordato, la somma viene stornata al condominio e il fornitore recupera i soldi nei dieci anni successivi
- La sconto in fattura, che consiste in una riduzione pari al credito fiscale, è ora possibile solo per lavori di importo superiore a 200mila euro. Per restare all’esempio precedente, lavori da 100mila euro vengono fatturati per 35mila
.Quando conviene?
1- quando non si hanno o non si vogliono spendere tutti i soldi per saldare subito il fornitore e bisognerebbe ricorrere al mutuo.
2- quando si è incapienti e quindi non si riuscirebbe a usufruire di una parte o di tutto il vantaggio fiscale. Ovvero quando si hanno redditi molto bassi o si usufruisce già di altre detrazioni di forte entità.