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Case, se non sono green perdono valore

case green sempre più care SalvaDenaro

Le case green, quelle a basso consumo energetico, diventano sempre più care. Al contrario si abbassano le quotazioni delle case vecchie che non hanno ancora effettuato interventi per l’efficientamento energetico.

La classificazione energetica sta diventando un elemento sempre più importante per la scelta della casa .Per un immobile in classe energetica bassa, già oggi, gli acquirenti richiedono uno sconto sul prezzo, perché sanno di dover mettere in bilancio la spesa per l’efficientamento energetico  onde evitare la perdita di valore dell’immobile. Per gli immobili in bassa classe energetica, gli Osservatori del mercato immobiliare prevedono nel tempo un vero e proprio crollo delle quotazioni.

L’efficientamento energetico delle case sarà obbligatorio?

Questo è il nodo principale da sciogliere perché gli interventi di efficientamento (come dimostra il Superrbonus) sono molto costosi ed è difficile pensare che senza un forte incentivo fiscale si possano obbligare i proprietari a provvedere. Comunque il testo della nuova normativa europea lascia ampio margine di discrezionalità ai Paesi membri su come raggiungere gli obiettivi per arrivare a un patrimonio immobiliare a basso consumo energetico. Certo  le prescrizioni generali della direttiva, per quanto edulcorate rispetto a quelle originarie, rischiano di avere conseguenze molto serie sul mercato e sulle tasche dei proprietari di casa.

Quali sono le principali prescrizioni per gli immobili residenziali?

La direttiva è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, ora  l’Italia avrà due anni per recepire la direttiva Ue sulle case a basso consumo energetico. Il traguardo finale prevede  zero emissioni entro il 2050 con step intermedi.   Gli edifici in classe energetica bassa dovranno essere ristrutturati in tempi brevi in quanto i consumi di energia dovranno ridursi del 16% entro il 2030 e tra il 22% entro il 2035.

Questo comporterà presumibilmente un ulteriore aumento dei listini degli immobili nuovi in classe energetica alta (A e B) e di quelli usati che hanno effettuato interventi di efficientamento energetico

Già oggi si sta allargando il divario di prezzo tra le case green e le usate che non hanno ancora provveduto all’efficientamento energetico con i bonus. L’indice Istat del mercato immobiliare rileva che nel 2023 gli alloggi nuovi hanno registrato un incremento di prezzo dell’8,9%, la crescita di quelli esistenti che non hanno effettuato interventi di efficientamento energetico si è fermata a+0,3%. Dal 2010 le case esistenti in classe energetica alta hanno perso l’8,8%, mentre i prezzi delle nuove costruzioni sono aumentati del 24,4%.Anche i tassi dei mutui per le case green sono più bassi.

 Qual è la differenza di costo tra un’abitazione  green  e quelle ad alto consumo?

Abbiamo provato a confrontare i prezzi delle case nuove costruite da meno di dieci anni e quelle ristrutturate a nuovo, con quelle che necessitano un efficientamento energetico.

Per il confronto abbiamo utilizzato il recente borsino della Fiaip La forbice varia molto dalla città e dalla zona.

Abbiamo preso come esempio un appartamento di cento metri quadrati e nella maggior parte dei casi la differenza di prezzo tra le due categorie di appartamenti si colloca mediamente tra il 20 e il 40%.

A Roma il gap medio nelle 40 zone selezionate è del 32% sul prezzo medio. Un appartamento di 100 metri quadrati ad alta efficienza energetica costa un milione e mezzo di euro, mentre una in classe energetica bassa si compra con 850mila euro.

A Milano la differenza media si attesta a circa 233 mila euro (ovvero il 38% sul prezzo medio).

A Napoli dove le temperature invernali sono più miti l’importanza di una buona classificazione energetica è minore. Il gap scende al 27% e, in termini assoluti a poco meno di 80mila euro.

A Torino il gap medio tra case nuove e case usate a basse prestazioni è del 40%, Nel Centro storico però la differenza arriva all’80%.

A Bologna per una casa di classe energetica inferiore a D si spendono 101 mila euro in meno, pari al 43% circa.

A Firenze la differenza è di circa 131 mila euro (il 39% sul prezzo).

In conclusione: le case nuove o assimilabili richiedono un investimento non indifferente, ma anche  i lavori di intervento per efficientamento energetico comportano disagi non indifferenti. Il solo poterli evitare giustifica almeno in parte il maggior prezzo di una casa già a posto.

 

 

 

 

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