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Imu: quando si paga la metà

Imu la tassa su case e terreni

wooden symbol house and euro banknotes

Il 16 giugno è  scaduta la prima rata dell’Imu, la tassa su terreni,  seconde case e sulle prime di categoria lusso. La seconda rata si paga il 16 dicembre. Vediamo quando si può dimezzare il pagamento.

IMU 2022 si può versare in due rate:

L’imposta municipale (IMU) riguarda abitazioni, terreni e fabbricati.

L’IMU 2022 è dovuta dai proprietari o dai soggetti con altro diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie) di prime case di lusso (categorie catastali A/1, A/8 e A/9) e seconde case; immobili commerciali (capannoni, negozi, alberghi, uffici) aree edificabili e terreni agricoli, dai concessionari di aree demaniali e dai locatari di immobili in leasing.

Quando non si deve pagare l’IMU

Non si deve pagare l’IMU:

Cos’è il coefficiente IMU

Il coefficiente IMU è il valore da applicare alla rendita rivalutata di un immobile ai fini del calcolo dell’imposta:

L’IMU 2022 si calcola rivalutando del 5% la rendita catastale, moltiplicando il risultato per il coefficiente catastale (riferito all’immobile, terreno o fabbricato) ed infine moltiplicando nuovamente quanto ottenuto per l’aliquota IMU applicata nel Comune di ubicazione.
Per immobili inagibili o inabitabili si calcola l’IMU su una base imponibile ridotta del 50%. Il proprietario dell’abitazione residenziale concessa locata con contratto a canone concordato può versare una IMU ridotta al 75%,

Facciamo un esempio di calcolo:  un’abitazione con rendita  catastale di 900 euro, il calcolo IMU sarà:

Come pagare metà della tassa IMU sulla seconde case?

A volte basta una semplice autocertificazione del proprietario, secondo una recente sentenza della Cassazione citata da Italia Oggi.

I casi 

NOTA

Le riduzioni e, in alcuni casi, vere e proprie esenzioni, possono essere previste da norme nazionali o disciplinate dai regolamenti Imu e Tari dei singoli Comuni. E’ dunque necessario verificare non soltanto la legge, ma anche i due regolamenti pubblicati sul sito istituzionale del singolo Comune, per sapere se si può fruire di agevolazioni o esenzioni.
E’ bene tenere presente che, in termini generali, per beneficiare delle agevolazioni è necessario presentare una dichiarazione Imu  entro il 30 giugno dell’anno successivo.

La sentenza della Corte di cassazione è molto recente, risale al 21 gennaio scorso, ed è la numero 1263. Secondo le attuali disposizioni normative vigenti in materia di Imu (articolo 1, comma 747, legge n. 160/2019), pressoché identiche a quelle della vecchia Ici, le condizioni inagibilità o inabitabilità del fabbricato devono essere accertate dall’ufficio tecnico comunale con perizia a carico del proprietario. Ma esiste la possibilità di presentare una dichiarazione sostitutiva ai sensi del testo unico di cui al dpr 28 dicembre 2000, n. 445 nella quale si attesti l’impossibilità di utilizzare l’immobile.

 

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