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Come investire per contrastare l’emergenza acqua


Si può contribuire a contrastare il cambiamento climatico anche investendo nelle società del settore “acqua”, ottenendo contemporaneamente rendimenti interessanti perché le società del settore acqua avranno una crescita molto forte.

Il cambiamento climatico, infatti, influisce sulla quantità e qualità dell’approvvigionamento idrico. L’aumento delle temperature, ad esempio, riduce la quantità e la qualità di ossigeno nell’acqua.

Con la crescita della popolazione mondiale e l’evoluzione degli stili di vita, il fabbisogno globale di acqua è esploso è già oggi è sei volte superiore a quello di un secolo fa. Secondo stime dell’Onu, entro il 2030, la domanda d’acqua sarà del 40% superiore all’offerta.

Così l’emergenza “acqua” è entrata nelle agende dei governi del mondo e anche il mondo della finanza e del risparmio è chiamato ad agire.

Le scelte di investimento consapevoli, infatti, permettono infatti di contribuire all’inversione di questo trend. Come farlo? Lo spiega Vincenzo Saccente di Lyxor.

Cosa vuol dire investire nell’acqua?

Vuol dire investire nelle società più attive in determinati ambiti come la fornitura e la sicurezza delle risorse idriche, i servizi di pubblica utilità, le infrastrutture, il trattamento delle acque.

Investendo in queste società i risparmiatori possono avere un ruolo fondamentale nel miglioramento dell’approvvigionamento idrico e della qualità delle acque e contemporaneamente ottenere un rendimento interessante perché la crescita delle società del settore acqua sarà molto forte.

Su quali fronti sono impegnate queste società?

Stanno sviluppando nuove tecnologie per migliorare la disponibilità e la qualità dell’acqua, ovvero, tecnologie intelligenti per rilevare le perdite nei sistemi idrici urbani e soluzioni sofisticate per trasportare, filtrare e riciclare l’acqua.

Inoltre, stanno aiutando i Paesi e le comunità ad adattarsi alla realtà del cambiamento climatico sempre più pressante e ai suoi effetti sull’approvvigionamento idrico.

Come si può investire in queste aziende? 

Si possono comprare in Borsa i titoli delle singoli società, sottoscrivere fondi specializzati o utilizzare gli ETF, che sono  fondi che replicano in maniera trasparente e a costi contenuti un indice, rappresentano uno strumento semplice ed efficace per investire nell’acqua.

Ricordiamo che con un solo ETF si può investire nelle migliori società di servizi globali nel campo del trattamento delle acque e nei player più agili e all’avanguardia che sfruttano, ad esempio i big data, per sviluppare e favorire un uso “intelligente” delle risorse idriche.

Quali sono le caratteristiche dell’ ETF di Lyxor sull’acqua. Quale indice replica?

Replica un indice composto da 30 delle più grandi aziende al mondo che operano nei settori delle infrastrutture idriche, dei servizi pubblici o del trattamento delle acque, e i cui ricavi derivano per almeno il 40% da attività legate all’acqua. La selezione dei titoli è affidata a RobecoSAM, leader nella ricerca e degli investimenti responsabili.

Nella scelta delle aziende dell’indice si tiene conto anche dei criteri ESG?

Questo ETF è a tutti gli effetti uno strumento ESG,  un fattore sempre più centrale in un’ottica di costruzione del portafoglio. L’ETF permette di contribuire alla lotta contro la scarsità d’acqua, che è il sesto dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

 I vantaggi di questo vostro ETF?

Consente l’esposizione alle società leader al mondo nel campo delle soluzioni innovative per affrontare i problemi di carenza idrica e nei segmenti industriali del trattamento delle acque, delle utility e delle infrastrutture e, come tutti gli ETF, consente di farlo in modo trasparente, poco costoso e liquido.

Per ulteriori informazioni guarda il video

 

 

 

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