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Clamoroso crollo della Borsa di Tokyo: quali le vere cause?

BORSA DI TOKYO

CROLLO BORSA DI TOKYO, JAPAN

Per le Borse il 5 agosto è stata una giornata da dimenticare. Crolla Tokyo  e trascina in rosso tutti i listini internazionali. Quali le cause?

Secondo una prima lettura, a portare la Borsa di Tokyo al crollo, trascinando in rosso tutte le principali piazze internazionali, sarebbero stati i dati negativi dell’economia americana usciti negli ultimi giorni. In particolare la crescita al +4,3% della disoccupazione. Il peggior dato dall’ottobre 2021.  A luglio negli Usa sono stati creati solamente 114 mila nuovi posti di lavoro. Un dato molto al di sotto delle aspettative. Sullo sfondo, però, ci sono anche altre preoccupazioni: i tassi ancora alti e l’immobilità della Fed nel tagliare. Ci sono poi  i timori  di  un’escalation del conflitto nel medio oriente. Ma, secondo Carlo De Luca, Responsabile Asset Management di Gamma Capital Markets la scintilla scatenante  è il  rialzo dei tassi in Giappone.

“In realtà, – spiega De Luca, – tutto si è innescato su divergenze monetarie tra la banca centrale giapponese e la Fed ovvero sulla rivalutazione dello yen. Molti operatori non comprano con propri soldi ma prendendo a prestito i titoli con la valuta a tassi più bassi: negli ultimi trent’ anni sono state costruite molte operazioni a leva in yen per comprare titoli azionari in dollaro o in  euro. Se lo yen aumenta i tassi di interesse e in prospettiva la Fed taglierà i suoi, le operazioni in prestito vengono chiuse perché il mercato diventa più caro per cui si vende tutto. Se si formano in questo modo grosse operazioni scattano le cosiddette margin call, vengono chiusi in automatico i prestiti perché calano le azioni creando un eccesso di ribasso che potrebbe innescare l’intervento delle banche centrali”.

Borse asiatiche

L’indice giapponese Nikkei cede il 12,40% e si attesta a  quota 31.458,42 punti,  con una perdita di 4.458,42 punti, pari a oltre  un quinto del valore massimo  del mese scorso e la la valuta nipponica si rivaluta sul dollaro a 142,20 e sull’euro a 154,90.

 Seul  perde oltre l’8%; Shangai  l’ 1,54%;  Hong kong l’1,6 % ; Singapore il 4%;  Sidney il   3,7%;  Hong Kong  prova a tenere e  perde l’1,6%, mentre i mercati cinesi di Shanghai e Shenzhen cedono meno di un punto percentuale.

Borse europee

In avvio di seduta sono tutti in ampio calo i listini azionari Europei:

il peggiore è quello di Amsterdam che cede il 3,5% e chiude a -2,34%

Londra  apre a -2,94 e chiude a -2,04%

Francoforte apre a  -3,37 e chiude a 1,73%

Parigi -2,37 e chiude a -1,61%

Madrid -3,34 e chiude a -2,34%

Milano   apre a- 3,80% e chiude a -2,26%.

A Piazza Affari, in una seduta sono stati bruciati  15 miliardi di euro di capitalizzazione, quindi si arriva che portano a un totale di 55 miliardi di euro le perdite  totali registrate  in tre sedute.

Sale di contro lo Spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni .Il differenziale ha aperto sui mercati telematici a 153 punti base rispetto ai 146 della chiusura di venerdì, con il rendimento del prodotto del Tesoro al 3,61%. In realtà il bond italiano tiene, mentre è il tasso di quello quello tedesco che scende ampiamente in quanto ‘bene rifugio’ in questo momento di forti tensioni, creando l’allargamento dello spread. In ribasso di circa 10 punti base anche i tassi dei titoli di Stato Usa.

Wall Street

DowJones chiude a -2,6%

Nasdaq chiude a -2,96%

S&P500 chiude a -3%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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