Il 2018 si è aperto con una notizia amara per gli italiani: rincari di luce e gas di oltre il 5% che nel primo trimestre, per una famiglia tipo, significherà un aumento di 37 euro per la luce e 22 per il gas. Come difendersi?
L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ( erede dell’AEEGSI con l’integrazione delle competenze sui rifiuti), ha comunicato l’aumento del 5,3% per il prezzo dell’elettricità e del 5% per il gas.
Una vera batosta per i portafogli degli italiani, anche perché i rincari arrivano in uno dei periodi dell’anno in cui si registrano le impennate dei consumi di energia.
Ma quali sono le cause dei rincari?
La risposta arriva proprio dall’ARERA attraverso un comunicato sull’aggiornamento delle condizioni economiche di riferimento per le famiglie e i piccoli consumatori che usufruiscono dei servizi di tutela, relativo al primo trimestre del 2018.
Sul sito web dell’Autorità , trovate il documento che imputa il deciso rincaro delle bollette a numerosi fattori:
- Nel caso dell’energia elettrica, l’aumento del 20% è da imputare ai prezzi all’ingrosso a fine 2017. Tra le cause, segnaliamo la crescita della domanda di elettricità da parte delle famiglie e delle imprese, ma anche lo stop forzato di alcune centrali elettriche francesi che approvvigionano il sistema nazionale e la crisi nera dell’idroelettrico, quest’ultima dovuta alla siccità record registrata nel 2017. A tutto ciò vanno aggiunti i consueti aumenti di prezzo dovuti alla stagionalità che, oltre a pesare sulle bollette luce, rappresentano la prima (e praticamente l’unica) voce per crescita per il gas.
- Gli oneri di sistema, sono l’altro fattore, che hanno determinato gli aumenti dell’elettricità. Fattore che non è passato inosservato agli occhi delle associazioni dei consumatori. Gli oneri di sistema, ovvero degli importi destinati a coprire i costi relativi ad attività di interesse, secondo l’Unione Nazionale Consumatori sono delle tasse occulte vedi nota di UNC
Quanto peseranno questi aumenti sul budget delle famiglie italiane?
Stando ai calcoli effettuati dall’ARERA, sulla base del modello della “famiglia tipo”, la variazione del primo trimestre 2018 è quantificabile in un aumento di 37 euro all’anno per l’elettricità e di circa 22 euro per il gas. La spesa annuale, considerato l’anno “scorrevole” che va dal 1° aprile 2017 e il 31 marzo 2018, per famiglia passerà a 535 euro per l’elettricità (+7,5%) e a 1.044 euro per il gas (+2,1%)
Come difendersi?
L’improvviso aumento dei prezzi inevitabilmente spingerà i cittadini ad armarsi di buona volontà e consultare i comparatori online. Conoscendo i propri consumi, per trovare le tariffe più adatte alle proprie esigenze, si possono comparare le tariffe luce e gas su siti come Facile.it che mettono a confronto le offerte dei gestori a mercato libero.
Tra l’altro è bene sapere che passando al mercato libero è possibile usufruire di un prezzo bloccato, per uno o più anni, della componente energia e della materia prima gas. Si tratta di vantaggi non da poco, soprattutto in considerazione che dal mese di luglio 2019 verranno definitivamente aboliti i contratti di maggior tutela per gas e luce: evitate le corse dell’ultimo momento e il rischio rincari legato alla “non scelta” delle tariffe del mercato libero.