I tassi della Bce, sono rimasti invariati al 4,50% e 4,75% sulle operazioni di rifinanziamento marginali e al 4% sui depositi presso la banca centrale Questa è stata la decisione della Banca Centrale Europea nella riunione del 26 ottobre 2023. E per il futuro cosa ci aspetta?
I tassi resteranno alti, finché l’inflazione non scenderà
Nonostante la politica monetaria attuata fino ad oggi dalla Bce abbia avuto un buon effetto sull’inflazione (a settembre ha avuto un netto calo), le attese sono per una inflazione ancora alta, finché non si arriverà all’obiettivo del 2% ( cosa non facile) e quindi anche i tassi resteranno alti.
La presidente della Bce, Christine Lagarde, ha detto che il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europeo continuerà a tenere sotto osservazione i dati economici, finanziari e l’evoluzione dei conflitti israelo-palestinese e Ucraina-Russia.
L’economia dell’area dell’euro attualmente è debole. Il tasso di disoccupazione è al minimo storico del 6,4% ( dato di agosto). Diminuisce il numero dei nuovi occupati, anche nel settore dei servizi che registra un’ulteriore perdita da attribuire principalmente all’indebolimento dell’attività industriale, la moderata domanda esterna e l’inasprimento delle condizioni di finanziamento sugli investimenti e i consumi. È probabile che l’economia nell’area euro rimanga debole almeno fino alla fine dell’anno ma forse anche oltre.
Ma c’è chi è ottimista e pensa che i tassi potrebbero addirittura abbassarsi nei prossimi mesi se le perdite dell’Eurosistema continuassero ad aumentare. E’ l’opinione di Luke Bartholomew, Senior Economist di Abrdn : “Sebbene la BCE voglia tenere aperta la possibilità di un ulteriore rialzo dei tassi di interesse, riteniamo che la prossima mossa sui tassi potrebbe essere anche per un taglio. Certo le incognite sono diverse: oggi i dati sull’economia dell’Eurozona indicano condizioni di recessione e l’incertezza geopolitica potrebbe causare un’impennata dei prezzi dell’energia e quindi rallentare il calo dell’inflazione verso l’obiettivo”.
L’economia va a braccetto con i tassi
I fattori che influenzano la crescita e il rallentamento dell’economia
- se i conflitti Russia-Ucraina e Israele-Hamas dovessero avere un’escalation la crescita economica potrebbe rallentare oltre alle aspettative
- se le tensioni geopolitiche si attenuassero, il mercato del lavoro e la fiducia delle imprese terranno, la crescita economica potrebbe rivelarsi superiore alle attese
I fattori che possono far scendere l’inflazione, evitando il rialzo dei tassi
- Energia: se la crisi energetica si allenta, i governi dovrebbero continuare a ritirare le relative misure di sostegno. Ciò eviterebbe il rialzo dell’inflazione di medio termine e un ulteriore rialzo dei tassi
- Next Generation Eu: la realizzazione delle riforme strutturali e degli investimenti previsti nel programma Next Generation Eu possono contribuire a ridurre, nel medio termine, i prezzi al consumo, riducendo l’inflazione e sostenendo al tempo stesso le transizioni ecologica e digitale.
I fattori che possono far salire l’inflazione e i tassi
- il peggioramento delle tensioni geopolitiche che provocherebbero un aumento dei costi dell’energia e degli alimentari
- i fenomeni meteorologici estremi, l’evoluzione della crisi climatica,
- gli aumenti delle retribuzioni e dei margini di profitto oltre alle aspettative.