Le valute al centro del ciclone provocato dalla Brexit : Sterlina, Dollaro Usa e Yen. Su quali puntare?
Cerchiamo di capire come approfittare della volatilità e quale scenario si apre sulle principali valute dopo la Brexit: Sterlina, Dollaro Usa e Yen.
Sterlina
La sterlina ha subìto una svalutazione senza precedenti e, verosimilmente, si dimostrerà ipersensibile alle prossime evoluzioni politiche nel Regno Unito e ai negoziati per l’uscita dall’Europa, lasciando spazio a un ulteriore, possibile deprezzamento. Dal canto suo la Bank of England, per quanto tenti di rassicurare i mercati, non ha vere armi per tenerne sostenuto il valore (al netto di improbabili, incredibili rialzi dei tassi) e probabilmente si allineerà alle dinamiche dei mercati accompagnando reiterati ribassi. Decisamente più arduo paventare, al di là di qualche rimbalzo tecnico, nuovi apprezzamenti.
Dollaro Usa
Il dollaro USA ha dimostrato ancora una volta di poter fungere da bene di rifugio in scenari piuttosto estremi. Non è, quindi, prevista una potenziale svalutazione, come invece potrebbe far presagire l’ennesima revisione sui tassi d’interesse che dovrebbe arrivare dal Fomc (Comitato Federale del Mercato Aperto, l’organismo della Federal Reserve, incaricato di sorvegliare le operazioni di mercato negli Usa e il principale strumento di politica monetaria). E’ presumibile che la Brexit possa influenzare le decisioni sulla politica dei tassi d’interesse. Pertanto il dollaro Usa potrebbe essere un bene rifugio, ma non un’asset ad alto rendimento, come si potrebbe pensare.
Yen
Lo Yen, la valuta del Sol Levante ha mostrato rafforzamenti clamorosi, giunti già prima della Brexit. Lo sfondamento della barriera dei 100 punti sul cambio con il dollaro rappresenta un fatto di importanza strategica. Adesso si attendono le mosse di Tokyo che, probabilmente, sta aspettando di vedere un assestamento del quadro generale. Potremmo assistere, pertanto, ancora, a un contesto di forza dello yen attorno alla soglia di 100.
* Senior Analyst, FXCM Italia