Draghi si dichiara fiducioso sulla ripresa dell’economia globale e l’euro vola e chiude la settimana ai massimi. Nuovi record sono attesi fino alla prossima riunione della Bce del 7 settembre.
In seguito ai commenti positivi sulla ripresa economica di Draghi a Jackson Hole, l’euro ha chiuso la settimana passata con il più cospicuo rialzo (euro/dollaro 1,195) degli ultimi due mesi, tornando ai massimi degli ultimi due anni e mezzo e abbiamo fondati motivi per ritenere che la moneta unica continuerà a segnare nuovi record anche nei prossimi giorni, ovvero fino al 7 settembre, data in cui si riunirà nuovamente la Banca Centrale Europea.
A produrre il rialzo della moneta unica è stata la visione positiva sulla ripresa economica globale espressa dal Presidente della Bce. Per far schizzare la moneta unica è bastato che Draghi dichiarasse che l’economia è in via di miglioramento anche se in Europa e Giappone c’è ancora molta strada da fare rispetto agli Stati Uniti.
I mercati hanno fermato gli acquisti sull’Euro solo dopo che è stata menzionata la necessità di una politica monetaria accomodante.
Secondo noi gli investitori stanno riponendo attese eccessive nella riunione in programma la prossima settimana e temiamo che il rischio di una delusione sia alto. Infatti, non solo il target di inflazione è ben lontano dall’essere raggiunto,- per conseguirlo occorrerebbe più tempo di quello che si ha a disposizione, – ma sul tavolo c’è anche la questione della scarsità sul mercato dei bond eligibili all’acquisto. Elemento che sta rendendo ancora più difficile per la Bce riuscire a mantenere la propria politica monetaria accomodante per lungo tempo.
*Analista di Swissquote