La Consob ha dato il via al coinvolgimento dei piccoli risparmiatori alla conversione bond-azioni per la ricapitalizzazione.
Per la ricapitalizzazione di Monte dei Paschi di Siena il miliardo raccolto dalla conversione obbligazioni – azioni effettuata dagli investitori istituzionali non basta.
Come avviene l’adesione
Che cosa può fare un piccolo risparmiatore?
Ricordiamo la proposta Mps
Per realizzare l’aumento di capitale, necessario per salvare l’istituto, Montepaschi di Siena ha lanciato un’offerta pubblica di acquisto su 11 obbligazioni subordinate, del valore complessivo di 4.2 miliardi di euro, con l’obbligo per i risparmiatori che vi aderiscono di reinvestire il corrispettivo incassato in azioni Mps in modo da poter realizzare l’aumento di capitale da 5 miliardi di euro. Mps è disposta a pagare le obbligazioni a un prezzo superiore all’attuale quotazione, riconoscendo l’85 % del valore nominale per le subordinate Tier1 (quelle più rischiose), il 100% per quelle Tier2 e il 20% del valore nominale per il riacquisto di una piccola obbligazione la Bank of New York Mellon Luxembourg.
Vantaggi e rischi dell’operazione
Il vantaggio apparente é il prezzo di acquisto superiore alla reale quotazione delle obbligazioni, soldi che però dovevano obbligatoriamente essere investiti in azioni, diventando così azionisti di Mps, quindi la convenienza poteva esserci nel caso di una grande adesione all’operazione da parte dei titolari delle obbligazioni con il conseguente raggiungimento dell’importo di cinque miliardi necessario per l’aumento di capitale.
Il rischio : se l’operazione non avesse esito soddisfacente le banche del consorzio potrebbero sottrarsi all’impegno di garantire l’aumento di capitale con la conseguenza di non riuscire a realizzare l’aumento di capitale. In questo caso Mps potrebbe essere sottoposta “ad azioni straordinarie da parte delle autorità competenti, che potrebbero includere l’applicazione degli strumenti di risoluzione”. Ovvero il fallimento, che coinvolgerebbe azionisti e obbligazionisti di subordinate e quindi l’attivazione del bail-in probabile azzeramento degli stessi titoli subordinati e il prelievo forzoso sui conti correnti e di deposito
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