La fiducia degli investitori ha visto il calo maggiore dal 9/14 ed è arrivata a toccare i minimi dal 10/16. L’accresciuta volatilità dei mercati, la prospettiva di politiche monetarie meno accomodanti, l’aumento delle tensioni politiche e commerciali e di ondate populiste contribuiscono a deprimere in negativo la componente Aspettative. Nonostante il progredire della crescita e la svalutazione superiore al 3% m/m dell’Euro, la crescita tendenziale dei prezzi alla produzione si riduce e si registra una ripresa solo moderata delle vendite. I dati finali delle pmi confermano le anticipazioni di attività in decelerazione da aprile. Il dato finale del Pil del primo trimestre conferma la decelerazione per via di un calo degli investimenti e del net export, solo in parte compensati dall’accumulo scorte.
USA: dirompente accelerazione delle attività
Giappone: attività in decelerazione, Pil e consumi in calo.
Riaccelera la crescita in percentuale della base monetaria, che rimane tuttavia inferiore all’obiettivo indicativo di 80 trl Yen a/a per il rendimento contenuto del decennale giapponese. I Pmi hanno registrato una decelerazione dell’attività a maggio, anche se ancora in area espansiva per il ventesimo mese consecutivo. Calano, per il terzo mese consecutivo, i consumi reali di aprile. Viceversa continua la graduale ripresa dai minimi di febbraio degli indici Anticipatore e Coincidente, che sono a livelli storicamente discreti – più il Coincidente che l’Anticipatore – coerenti con una crescita sopra potenziale e un massimo che è stato forse raggiunto con una probabile stabilizzazione su livelli inferiori. I dati finali del Pil del primo trimestre confermano il primo calo dopo 8 espansioni consecutive, ma con premesse per il recupero: investimenti in aumento, scorte ridotte e piena occupazione che sosterrà la ripresa della domanda.